Abbiamo curato la progettazione degli impianti elettrici e speciali: impianto elettrico di media tensione con trasformazione in bassa tensione e relativa distribuzione, quadri elettrici principali e secondari con impianto elettrico di distribuzione, impianto di illuminazione normale e di emergenza, impianto FM, messa a terra, gruppi elettrogeni, gruppi di continuità, rivelazione incendio, spegnimento automatico e predisposizione antintrusione e controllo accessi. Il progetto prevede inoltre il monitoraggio ed il controllo di tutta l’impiantistica del data center attraverso un sistema di supervisione denominato Building Management System (BMS) sviluppato su più livelli: campo - in cui sensori (pompe, valvole, attuatori) dialogano e vengono azionati da schede di I/O analogico e digitale; acquisizione di informazioni dai quadri elettrici; acquisizione di informazioni dalle macchine.
Sono stati realizzati 4 rami indipendenti costituiti ciascuno da un GE da 3250 kA con funzionamento continuo per Data Center secondo la ISO 8528, un trafo da 2500 kVA e un sistema di quadri elettrici suddivisi tra carico IT e carico meccanico. Il carico IT è protetto da un UPS modulare da 1250 kVA espandibile fino a 2500 kVA esclusivamente dedicato al carico critico. I carichi meccanici invece sono sostenuti ognuno da un UPS da 200 kW.
Per ogni ramo è presente, inoltre, una stazione di energia da 120 kW 2600 A a 48 Vdc. Il carico complessivo della configurazione “four to make three”, quindi, garantisce un carico totale IT di 3,20 MW. In caso di guasto di un ramo tutti i carichi dotati di doppia alimentazione continueranno ad essere alimentati grazie a una doppia linea dai quadri di sala. I quattro rami sono stati progettati in modo da essere totalmente indipendenti e divisi, così da non comprometterne la funzionalità nel caso in cui uno dei 4 presenti un problema.
È presente, inoltre, un quinto UPS da inserire in caso di manutenzione programmata di una delle quattro macchine principali, in modo da garantire, anche in questo intervallo di tempo, una doppia via di continuità verso il carico critico.
Gli impianti meccanici sono stati progettati per garantire il corretto funzionamento delle apparecchiature informatiche da installare all’interno delle room, per assicurare il comfort degli occupanti all’interno delle aree uffici, per garantire la sicurezza antincendio delle apparecchiature informatiche e la protezione delle persone addette ai lavori e per permettere la riduzione dei consumi energetici con l’obiettivo minimo di raggiungere un PUE annuale inferiore a 1,39.
Gli impianti meccanici progettati sono inoltre in linea con i requisiti della Classe A1, così come definita da ASHRAE ‘Thermal Guidelines for Data Processing Environments’. Abbiamo curato la progettazione degli impianti meccanici: raffrescamento a liquido (acqua refrigerata e temperata) e ventilazione computer room (freecooling); spegnimento automatico incendi; rilevazione perdite; raffrescamento locali UPS e locali batterie; raffrescamento e ventilazione meccanica locali trasformatori e locali quadri; sistema di termoregolazione e supervisione impianti meccanici; condizionamento e ventilazione spazi uffici con pompa di calore del tipo VRV; Impianti accessori e di completamento (idrico-sanitari, scarichi, ecc.).
Le data room sono servite da un impianto di condizionamento ad acqua refrigerata ridondato nel suo complesso in configurazione N+N, con due circuiti di generazione e distribuzione distinti, ognuno dei quali in grado di sopportare l’intero carico termico dissipato dalle apparecchiature informatiche e dagli UPS a servizio delle sale. Sono stati installati n. 8 gruppi frigoriferi in configurazione N+N condensati ad aria, quattro per ogni ramo, che funzioneranno in regime ordinario in “load-sharing”.
La distribuzione interna è affidata ai condizionatori di precisione posti all’interno delle sale dati, alimentati da un sistema ad anello, a sua volta alimentato da un sistema di distribuzione primario ed uno secondario.
Per il sottosistema di distribuzione è stata prevista l’installazione di n. 10 serbatoi di accumulo di acqua refrigerata (n. 5 per circuito) di capacità di 10.000 lt ciascuno, allo scopo di rendere disponibile un quantitativo d’acqua refrigerata sufficiente a garantire, nel caso di shutdown della rete elettrica ordinaria, l’alimentazione dei circuiti secondari per un tempo non inferiore a 10 min. (continuous cooling).
I locali elettrici sono serviti da condizionatori di precisione del tipo a dislocamento ad espansione diretta con condensazione ad acqua che viene alimentata dal medesimo circuito di acqua refrigerata.
Il sistema è inoltre dotato di un sistema di freecooling indiretto composto da n. 2 raffreddatori adiabatici dimensionati per una produzione di acqua a 18-26°C al fine di ottimizzare i consumi energetici: nel caso in cui i dry-cooler riescano a produrre acqua refrigerata per tutto il sito, l’alimentazione dell’anello avverrà solo grazie a tali elementi, in caso contrario sarà integrata dall’acqua refrigerata prodotta dai chiller.